Finisce 5-5 con la Meta Catania che rimedia nel finale e da grande squadra ad un pomeriggio nato storto.

Tutto e il contrario di tutto. Il primo tempo della Meta Catania a Manfredonia è specchio di un vantaggio immediato firmato dal capitano Carmelo Musumeci, dal festival dello spreco nel buttare al vento almeno altre 5 palle gol, con occasioni solo da scaraventare in rete per chiudere i giochi. Dallo spreco dicevamo al pari, errore in impostazione, al doppio vantaggio del Manfredonia. Tutto Pazzesco e assurdo. Nel finale del primo tempo l’orgoglio ancora del capitano e doppietta di Musumeci per tenere viva la gara.

Nella ripresa ancora luce spenta con Tornatore che beccava il rosso e Manfredonia che sembrava dilagare con il quarto e quinto gol ancora con errori in fase difensiva. Nervosismo alle stelle ma nei minuti finali la Meta Catania rimediava ad un pomeriggio storto: gli uomini di Juanra prima pescavano la terza rete con Anderson a sette dalla fine e due minuti più tardi il gol di Pina, 5-4. Massima spinta rossazzurra con Turmena che a 30 secondi dalla fine rimediava ad una sconfitta con la botta del 5-5.

Pazzesco e assurdo e tutto passava forse da un atteggiamento non da Meta Catania o da una fisiologica stanchezza più mentale che fisica strascico da Champions League. Un pareggio alla fine tutto d’oro.

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