Non basta il triplo vantaggio con le reti di Turmena, Silvestri e Dian Luka. Genzano con il power play torna in partita sfruttando anche il quinto fallo degli etnei. Ai rigori stavolta sono fatali gli errori di Dian Luka e Podda.
Rigori amari stavolta per la Meta Catania che sbatte su Mammarella e sul non aver sfruttato il triplo vantaggio con cui i rossazzurri erano andati avanti. Stavolta non sono serviti nemmeno i tre portieri giocati da Juanra nella lotteria dei penalty con gli errori di Dian Luka e Podda letali. Scappa via la Coppa Italia alla Meta Catania e la possibilità di alzare un triplete che sarebbe stato fantastico.
Juanra doveva rinunciare a Bocao squalificato, ed era Silvestri prima e a rotazione in non possesso 3-1 Anas e Salamone a copertura a dare fiato, mentre i pali ricadevano sull’eroe dei penalty dei quarti di finale Joao Timm. Carmelo Musumeci? Stava meglio ma la sua gara cominciava al minuto dodici per fermarsi dopo tre minuti dopo lo scontro con De Oliveira.
La prima palla gol è di Genzano con Nem che da buona posizione non trovava l’angolo della porta difesa da Timm,. Ma viva e subito pronta la formazione rossazzurra nella reazione con due super occasioni dopo appena trenta secondi: prima Pulvirenti pescava il piattone dentro l’area di Dian Luka con Mammarella attento e dopo cinque secondi transizione perfetta della prima linea della formazione di Juanra e grande giocata di Podda con tiro secco, ma ancora Mammarella volava per una super parata. Dopo le fiammate gara molto tattica ed equilibrata con molto agonismo, contrasti e velocità da parte delle due compagini. Nuova occasione al minuto nove: Podda disegnava per il grande tiro al volo di Dian Luka da posizione decentrata con il palo ingrato a non far esultare il numero sette rossazzurro. Gara di duelli, di uno contro uno, di traiettorie sporcate, insomma tutto molto bloccato, ma Genzano che pareggiava il computo dei pali con il legno di Siddi. Fiammate e scontri come quello tra De Oliveira e Carmelo Musumeci, testa contro testa, barella e taglio importante per il giocatore del Genzano mentre per il capitano rossazzurro botta dolorosa. A quattro dalal fine si sbloccava la semifinale e questo grazie al missile terra aria di Luis Turmena, solita azione personale delle sue, pallone spostato nello spazio e sinistro a battere Mammarella, 0-1. Meta Catania a uno dalla fine vicino al raddoppio con il diagonale di Pulvirenti, respinta di Mammarella, con Dian Luka in equilibrio precario che non riusciva a mettere dentro.
Roboante la formazione di Juanra ad inizio ripresa: veemente l’onda rossazzurra e il secondo schiaffo al match arrivava proprio dall’uomo del match Maurizio Silvestri, anche lui lasciava andare il tiro secco da fuori e pescava l’angolo dello 0-2. La reazione di Genzano arrivava con Fantacele ma Timm era fantastico nel respingere e invece era letale, chirurgico e perfetto Dian Luka al posto giusto al momento giusto nel mettere dentro l’assist di Anas con Mammarella fuori porta. Una doppia sberla della Meta Catania e 0-3 che apriva un solco e costringeva Genzano già al quinto minuto al power play. Al settimo altro momento della gara: dalla possibile quarta rete della Meta Catania con Carmelo Musumeci vicino al gol, alla rete di Micheletto botta da fuori a sorprendere Timm. Qui Genzano ci credeva e pressava ancora con power play e uomo in più ma Timm era attento sulla linea. A metà gara, Timm intercetta con Anas che scodella verso la porta sguarnita ma Fantacele con la testa salvava un gol fatto. Meta Catania che voleva la quarta rete e Salamone impegnava Mammarella in un’altra super parata. Strappi, pressione, accadimenti, tra fase difensiva a oltranza per i ragazzi di Juanra e accelerate improvvise. Pendeva a dodici dalla fine il quinto fallo sulla Meta Catania, con Nem che riusciva a bucare Timm riaprendo la partita e portando Genzano a meno uno a sei dalla fine. Juanra chiamava timeout e alzava l’attenzione dei suoi giocatori, ma arrivava il fallo di Dian Luka su Nem e tiro libero per Genzano. La mossa della Meta Catania era Tornatore tra i pali a rilevare Timm, ma Micheletto pescava il set del 3-3. Tutto da rifare. Inerzia verso Genzano con coach Marin che continuava a pressare la Meta Catania con il power play: girava il pallone a due dalla fine con i rossazzurri chiusi e aggressivi, Genzano non trovava spazi e anche questa gara era in mano alla lotteria dei rigori.
Rigori pero’ amari come abbiamo già raccontato, dove il palo di Nem, ipnotizzato da Tornatore, illudeva e invece stavolta risultavano fatali gli errori della Meta Catania con Siqueira che non riusciva a fermare il rigore di Taborda che eliminava i rossazzurri.
Il tabellino della gara
ECOCITY GENZANO-META CATANIA 7-5 d.c.r. (0-1)
ECOCITY GENZANO: Mammarella, Taborda, Nem, Micheletto, De Oliveira. A disposizione: Zaccagnini, Di Ponto, Romano, Lara, Bissoni, Siddi, Fantacele. All. Marin
META CATANIA: Timm, Silvestri, Dian Luka, Turmena, Pulvirenti. A disposizione: Tornatore, Siqueira, Podda, Carmelo Musumeci, Anderson, Salamone, Anas. All. Juanra
Marcatori: al 16’p.t. Turmena (M), al 3’ s.t. Silvestri (M), al 4’30 s.t. Dian Luka (M), al 7’s.t. Micheletto (G), al 14’s.t. Nem (G), al 15’s.t. Micheletto (G).
Sequenza rigori: Micheletto gol, Turmena gol, Nem palo, Pulvirenti gol, De Oliveira gol, Dian Luka parato, Fantacele gol, Podda parato, Taborda gol.
Ammoniti: Salamone, Micheletto, Siqueira.