Una squadra pazzesca quella rossazzurra che senza Bocão, Dian Luka, Anas, Tornatore e il rosso a Salamone in partita non molla e travolge ai supplementari Genzano. Adesso Finale Scudetto ancora contro Napoli.

Un boato pazzesco e la sirena a sancire una vittoria pazzesca. La Meta Catania batte Genzano dopo una gara infinita, terminata ai supplemtari per 8-5 sospinta dai 4 mila del PalaCatania. Meta Catania che approda in finale scudetto la seconda consecutiva, la terza negli ultimi 5 anni.

Obiettivo finale e la grande cornice di pubblico del PalaCatania parla chiaro. 4 mila indiavolati a sostenere una Meta Catania che anche senza Bocão, Dian Luka e Tornatore voleva sognare. Primo tempo bello, intenso, nervoso nel finale ma con una Meta Catania sopra di due reti. Partiva bene la squadra di Juanra con Silvestri difensore ovunque e subito gol sfiorato con Podda dopo 3 minuti, prima della rete di Salamone bravo e lesto a sfruttare una grande magia assist di Anderson. Genzano usciva fuori provava a venire su ma Siqueira era sicuro due volte sulle Nem e Micheletto. La botta di Turmena era in porta ma in traiettoria purtroppo Pulvirenti intercettava. Nel finale la super parata, anzi due di Siqueira su De Oliveira e Silvestri, grande partita la sua, su Nem. Tutto prima del boato del PalaCatania sulla giocata sontuosa del capitano Carmelo Musumeci che serviva un tiro-cross per la diviazione di Anderson, 2-0. PalaCatania in visibilio e gara che tornava nervosa con falli al limite e gialli per Micheletto e di coach Marin.

Ad inizio ripresa subito piede sull’acceleratore della Meta Catania: Podda ispirato scaldava le mani di Di Ponto e sul calcio d’angolo Silvestri al posto giusto siglava la rete del tre a zero ciliegina sulla sua prestazione. Ma oltre futsal è imprevedibile: Marin buttava subito il power play: Nem accorciava.subito,  Pulvirenti sfiorava la quarta rete prima, ma ancora Genzano chiudeva la seconda rete con Brunelli. La Meta Catania soffriva l’uomo in piu’, come nella beffa Coppa Italia, e ancora Genzano metteva in parita’, autorete di Turmena, una partita assurda.

La Meta Catania sospinta dai 4 mila non mollava e rimetteva la testa sotto e soprattutto con Pulvirenti tornava sopra con un super gol di Luis Turmena. Gara infinita perche’ Genzano ancora col power play si procurava il rigore del 4-4 trasformato da Micheletto nonostante Timm tra i pali. Al danno la beffa del rosso a Salamone e Meta Catania in carenza totale di organico. La doccia fredda? La baraonda che veniva fuori: rosso a Timm e Micheletto e nervi alti tra coach Juanra e Marin rosso anche a loro due. Supplementari. Extra time da nervi, testa e gambe con il PalaCatania gelato dal gol di Siddi. Qui usciva fuori una Meta Catania unica, potente con cuore e risorse infinite trascinata da tutti: temeraria e aggressiva cosi il rosso a De Oliveira e dopo dieci secondi la “sentenza”Pukvirenti gol del 5-5. Genzano tornava a pressare col power play ma stavolta veniva castigata da Siqueira parabola a fare esplodere i tifosi rossazzurri, 6-5.

Tiratissimo l’ultimo supplemtare: Genzano provava ma.la Meta Catania era un muro e a tre dalla fine ecco lo.scatto e il gol da urlo ancora di Turmena, partita pazzesca del brasiliano che in lacrime esultava, 7-5. Non aveva piu’forze Genzano e alla fine gloria anche per Anderson, 8-5 prima della.sirena dell’apotesi. Vittoria epica, da annali ed ennesimo capitolo dellw storia rossazzurra della Meta Catania che vola in finale scudetto per difendere il tricolore ancora contro Napoli.

 

 

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