Un’altra sberla durissima da digerire, altre 5 reti al passivo, ma soprattutto lo spettro della zona rossa retrocessione acceso. Cresce la preoccupazione e zona rossa retrocessione che tocca purtroppo la stagione della Meta Catania. Un’altra sconfitta strana, fatta di errori, di assenza di gol, uno dei grandi limiti di stagione e di grande cinismo da parte dell’avversario di turno stavolta chiamato Ciampino. Proprio Ciampino vince in casa uno scontro diretto, risucchiando nelle sabbie mobili della salvezza la Meta Catania Bricocity. Spartito di gara solito, rispetto le ultime uscite: andava subito sotto però la Meta Catania Bricocity, con Ciampino che sfruttava la prima ripartenza con Thorp abile a pescare il diagonale che batteva Dovara. Subito sotto stress la formazione di Tarantino e rossazzurri che non riuscivano ad imbastire con serenità manovra offensiva votata ad impensierire il portiere Casassa. Gli etnei ridisegnavano roster con Bocao, Vaporaki, Spellanzon e Fontanella dentro e prime occasioni sui piedi dell’argentino Spellanzon, bravo Casassa, e successivamente Bocao non riusciva a trovare i pali. La Meta Catania prendeva fiducia e pressava Ciampino: Bocao prima e Vaporaki dopo, am soprattutto Alonso che da due passi, dopo la giocata di Spellanzon, sprecava il pareggio. Nel miglior momento di Musumeci e compagni, ecco il solito spartito e la maledizione e il raddoppio ancora di Thorp che siglava la doppietta personale. Solito postulato insomma, Meta Catania bucata alla prima occasione degli avversari d invece una difficoltà oggettiva dei rossazzurri ad andare in rete. Non si abbattevano gli etnei e nonostante la doppia sberla si riversavano ancora davanti alla porta di Ciampino. Ancora una volta però non c’èra cinismo, cattiveria e altre tre occasioni, una sul piede di Spellanzon e l’altra sul piede di Vaporaki e la terza con Alonso ma tutte sfumavano esaltando i riflessi di Casassa.
Nella ripresa nonostante il 2-0 della prima frazione, gara aperta: La Meta Catania ci provava subito soprattutto con l’intraprendenza di Spellanzon e Fontanella ma i due argentini anche stavolta non erano fortunati e sfioravano solo la rete. Bocao in fase difensiva di contro invece riusciva a salvare sulla linea il possibile spacca gambe e tris di Thorp lasciando i rossazzurri in partita. A otto dalla fine, ottima la combinazione tra Fontanella e Vaporaki con l’argentino che dal fondo scaricava dietro per l’accorrente Musumeci che purtroppo alzava troppo la mira. A sei dalla fine lo specchio della stagione: Musumeci, grande giocata nello stretto, serviva al bacio il pallone per riaprire i giochi a Spellanzon che tutto solo a porta sguarnita buttava alle stelle. Gol sbagliato e invece gol subito: ripartenza di Ciampino pallone morto per Portuga che chiudeva il diagonale del 3-0 chiudendo i giochi. Disperato il tentativo rossazzurro con il power play, ma nei cinque minuti disponibili la Meta non riusciva a creare nulla. Mentre Salla pescava il 4-0 a porta sguarnita. La rete di Podda, abile a trovare l’incrocio, cambiava poco e di contro arrivava anche la quinta rete di Ciampino con la sirena che chiudeva i giochi per l’ennesima sconfitta. Sirena troppo pesante per la Meta Catania, un suono stridulo che però deve svegliare dall’incubo le maglie rossazzurre provando a trovare la soluzione migliore per venir fuori da una crisi nera.
Di seguito il tabellino