Peccato perché i due rossi a Bocao e a Salamone gridano vendetta. Perché trasformare in possibile vittoria, nella difesa di un pareggio fa male. Ma nella beffa la Meta Catania si fortifica, ha dominato il match e solo un grande e solito Mammarella parando tutto ha lasciato in partita Genzano. Poi sono arrivati i rossi come dicevamo, soprattutto quello a due minuti dalla fine, che lascia perplessità e rabbia nel gruppo etneo.
Il big match, la gara dei 2500 spettatori del PalaCatania. Meta Catania sospinta, incitata e resa elettrica dalla scossa del suo pubblico. Anche contro le difficoltà del forfait di Rocha, Pulvirenti, e dei convalescenti Turmena e Tornatore. Gara intensa fin dalle prime battute, sette minuti senza parate dei due portieri, intensità da una parte e dall’altra nel non condurre nulla. Mammarella, portiere top player internazionale di Genzano, esaltava i suoi riflessi sul sinistro di Podda, mentre Timm era attento sulla parabola beffarda verso i pali etnei. Gara bella, ma Mammarella era in serata di grazia: prima chiudeva su Salamone, poi metteva una pezza su Andrrson e infine a 8 dal termine ven8va aiutato dal palo sulla conclusione di Silvestri. Un minuto più tardi ancora Silvestri, ma ancora Mammarella a dire di no. Era solo questione di tempo perché la giocata perfetta arrivava ancora da lui dal capitano Carmelo Musumeci, tiro secco e vantaggio Meta Catania e PalaCatania che esplodeva.
Anche nella ripresa ritmi altissimi, capovolgimenti di fronte e azioni pericolose che esaltavano i 2500 del PalaCatania. Gara appesa ad un filo e alla rete di capitan Musumeci. A dieci dalla fine Podda riscaldava le mani a Mammarella, Romano non inquadrava la porta di Timm, mentre Dian Luka sparava alto da buona posizione. Episodi e accadimenti e il rosso a Bocão crea l’unica occasione vera in superiorità numerica per Genzano e Bissoni pareggiava i conti. Dieci minuti, la Meta Catania metteva la testa sotto, attaccava ma Mammarella era mostruoso, due parate al limite della fisica, sulla conclusione all’incrocio di Podda e sulla sberla di Carmelo Musumeci. Spettacolo e occasioni con Timm attento, prima dei tre minuti assurdi. De Oliveira si scontrava con Salamone, ma il pivot di Genzano si conterceva mettendo le mani sul volto su un ipotetico e alquanto inesistente botta al viso di Salamone. L’arbitro in maniera cinica invece tirava fuori il rosso a due minuti dalla fine che faceva esplodere di rabbia i giocatori in campo enil PalaCatania. Decisione incomprensibile con i seguenti gialli a raffica sulle proteste. Genzano aveva sul piatto d’argento la vittoria giocando due minuti per la seconda volta nello stesso periodo in superiorità numerica. La Meta Catania si cementava, Timm parava tutto e Dian Luka e Musumeci tenevano alto il possesso sul recupero fino alla sirena. Fischi assordanti del pubblico, dei 2500 per delle decisioni arbitrali che hanno frenato una Meta Catania dominante, che voleva e poteva vincere, ma oggi frenata dai rossi e dalla rabbia. Una grande festa che potrebbe essere l’antipasto dei playoff scudetto per una squadra quella di Juanra che si cementa sempre di più pronta per giocarsi le sue chance scudetto.
Di seguito il tabellino
META CATANIA-ECOCITY GENZANO 1-1 (1-0 p.t.)
META CATANIA: Timm, Bocao, Salamone, Podda, Anderson, Manservigi, Silvestri, Pulvirenti, Dian Luka, G. Musumeci, C. Musumeci, M. Musumeci. All. Juanra
ECOCITY GENZANO: Mammarella, Bissoni, Pina, Fantecele, De Oliveira, Di Ponto, Osni Garcia, Romano, Gastaldo, Lo Cicero, Barra, Guedes. All. Ranieri
MARCATORI: 14’18” p.t. C. Musumeci (M), 10’03” s.t. Bissoni (E)
AMMONITI: Bocao (M), Fantecele (E), Bissoni (E), Barra (E), Pulvirenti (M), Podda (M), C. Musumeci (M), Timm (M), Dian Luka (M)
ESPULSI: A 9’37” s.t. Bocao (M) per doppia ammonizione, a 18’01” s.t. Salamone (M)
ARBITRI: Nicola Lacrimini (Città di Castello), Luca Di Battista (Avezzano), Massimo Seminara (Palermo) CRONO: Mario Certa (Marsala)