Un pareggio voluto e agguantato con la giusta dose di rabbia. La Meta Catania Bricocity mostra carattere e attributi nell’essere riuscita in due minuti a riparare ad uno svantaggio beffa dopo aver dominato l’intero secondo tempo. Manfredonia partiva forte, con Dovara subito attento su Foglia, ma era la Meta Catania Bricocity letale e cinica al primo affondo dopo appena 90 secondi. Ripartenza perfetta di Rossetti, assist al bacio di Taliercio per Musumeci che in spaccata metteva dentro il vantaggio rossazzurro. 18esima rete per il capitano Musumeci che continua il suo magic moment sotto porta. Etnei che controllavano la gara, non concedevano nulla al Manfredonia e provavano a trovare il raddoppio a metà primo tempo con la giocata di Campoy fermata dalla traversa. Un minuto più tardi il pareggio del Manfredonia nell’unica vera palla gol con Caputo, presente sulla respinta di Dovara, a siglare l’1-1. Meta Catania Bricocity che reagiva, ma non era fortunata con Alonso che, a botta sicura, coglieva un palo ingrato. Ostacoli non trovati da Foglia che riusciva a pescare la giocata perfetta battendo Dovara per il 2-1 dei padroni di casa. Manfredonia a tre dal termine riusciva a triplicare con un super gol di Raguso che portava Manfredonia sul +2. Nel finale Campoy sfondava bene e riportava sotto la Meta Catania Bricocity. Nei secondi finali Taliercio prima e Musumeci dopo sfioravano la rete del pareggio.
Nella ripresa dopo pochi minuti, la Meta Catania Bricocity aveva l’opportunità dell’uomo in più per l’espulsione di Caputo. Occasioni per Musumeci, Matamoros e Alonso ma nei due minuti di superiorità numerica nessuna rete del pareggio per gli uomini di Ramiro. Si giocava ad una porta, ma mancava forse la giusta cattiveria nonostante Musumeci e compagni schiacciavano Manfredonia nella loro metà campo e le occasioni per il capitano e Taliercio gridavano vendetta. Continuava la pressione di Musumeci e compagni, occasioni e situazioni ma non arrivava la stoccata del pareggio. La beffa arrivava a sei dalla fine con l’autogol di Matamoros, sul calcio d’angolo del Manfredonia, nell’unica palla dentro l’area di Dovara. Ramiro metteva il libero di movimento, ma sul recupero palla del Manfredonia si addormentava il cambio dei rossazzurri con i padroni di casa che pescavano un rocambolesco 5-2. Reazione Meta Catania dopo dieci secondi con la rete di Campoy che riportava a meno due le distanze, 5-3. Nei minuti finali le carambole dentro l’area non aiutavano gli etnei e la porta del Manfredonia restava chiusa. Matamoros esaltava i riflessi di Moretti e gli ultimi sessanta secondi diventavano pesanti. Matamoros pescava il tocco vincente dopo il giro palla perfetto di Campoy e Alonso. Meta Catania perfetta che con caparbietà con Alonso tiro secco bucava la porta del Manfredonia per 5-5. Pazzesco. A venti secondi dalla fine la palla per Taliercio che sfiorava il clamoroso gol vittoria, stesso discorso per Rossetti che a sette secondi vedeva il suo destro respinto da Moretti.
Finiva cosi, 5-5 per un pareggio che forse sta stretto alla Meta Catania Bricocity per la pressione creata per tutto il secondo tempo, ma restituisce almeno il punto che sembrava perso a due minuti dalla fine.
VITULANO DRUGSTORE MANFREDONIA-META CATANIA BRICOCITY 5-5 (3-2 p.t.)
VITULANO DRUGSTORE MANFREDONIA: Moretti, Capuro, Sacon, Boaventura, Foglia, Pesante, Cutrignelli, Raguso, Boutabouzi, Caruso, Crocco, Baranauskas, Palumbo, Lupinella. All. Monsignori
META CATANIA BRICOCITY: Dovara, Rossetti, Campoy, Musumeci, Taliercio, Messina, Silvestri, Alonso, Matamoros, Galan, Cruz, Licandri, Manservigi, Tornatore. All. Lopez
MARCATORI: 1’01” p.t. Musumeci (M), 9’23” Caputo (VDM), 13’40” Foglia (VDM), 17′ Raguso (VDM), 19’19” Campoy (M), 14’16” s.t. aut. Matamoros (VDM), 14’51” Boutabouzi (VDM), 15’06” Campoy (M), 19’02” Matamoros (M), 19’18” Alonso (M)
AMMONITI: Boaventura (VDM), Cruz (M), Alonso (M), Caputo (VDM), Lupinella (VDM), Cutrignelli (VDM)
ESPULSI: al 2’40” del s.t. Caputo (VDM) per somma di ammonizioni
ARBITRI: Martina Piccolo (Padova), Carmine Genoni (Busto Arsizio) CRONO: Saverio Carone (Bari)